sabato 23 marzo 2013

Gustave Roud




David Le Breton, Il mondo a piedi, elogi della marcia, traduzione di Ester Dornetti, Feltrinelli, Universale Economica Feltrinelli, maggio 2003.




È per lo stremo della sete che conoscete la fragola sotto la foglia, è per l’estremo spavento in voi stessi che conoscete la chiesa e la sua ombra, è ai confini della stanchezza e del sonno che conoscete l’onda morta bevuta dalla sabbia d’agosto. È nel momento in cui tutto in voi è in ricaduta, scivolamento verso il sonno che conoscete il rapido slancio, la leggerezza della luna sospesa nel cielo di mezzanotte. Occorre asfissia di tutta l’anima a causa di un pensiero che ardendo per ore la soffoca con il suo fumo, occorre l’udito interrotto da un fraseggio interiore della leggerezza dei semi di papavero, per conoscere il canto dell’aria tra le foglie, la sua straziante libertà.  

 di Gustave Roud, pag. 24 da Il mondo a piedi.

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