di Ermanno Gelain
giovedì 4 luglio 2013
Luce di tapparella
È nei miei ricordi, quelli più remoti e fecondi. È l’immagine più forte di me bambino, che si svegliava dopo il sonno profondo. E nel lettino gli occhi si aprivano e riempivano. Le fessure della tapparella venivano accarezzate e passate da luce. Essa, d’arancia, prendeva forma, si intrecciava alla polvere volante e si mostrava perfetta e suadente. E girando il testino, il bambino la vedeva danzare sulla parete non più bianca. Quell'attimo io, quel bambino, allora estasiante magia, ora la pace più profonda e piena d’amore.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento